Di seguito alcune delle professioni che NON POSSONO elaborare diete o fare il lavoro del nutrizionista e che se lo facessero commetterebbero ESERCIZIO ABUSIVO DI PROFESSIONE e sarebbero passibili di denuncia ai sensi dell’Art. 348 del Codice penale (abuso della professione):
• farmacista (consiglia integratori ma non può prescrivere diete)
• tecnologo alimentare (solo educazione alimentare non personalizzata)
• personal trainer
• istruttore laureato in scienze motorie
• fisioterapista
• infermiere
• naturopata
• estetista
• chimico
• psicologo
• consulenti/venditori di prodotti o integratori per dimagrire
Le schede alimentari di quelle che circolano in palestra sono DIETE che vengono “personalizzate” il più delle volte da istruttori fitness o di body building.
Queste persone elaborandole e consegnandole alla clientela svolgono esercizio abusivo di professione e non hanno alcuna abilitazione e competenza ad occuparsi e seguire l’alimentazione dell’uomo tanto meno dello sportivo anche sano.
Perciò in guardia, e denunciare può essere un modo per inibire l’abusivismo e tutelarsi.
Segnalalo all’Ordine dei Biologi (http://www.onb.it/contatti/), puoi anche telefonare al centralino, sono estremamente gentili e prenderanno in considerazione la segnalazione.
Come capirlo? Semplice.
• Il vero professionista TIMBRA e FIRMA la dieta elaborata
• Da agosto 2013 deve stipulare una polizza per responsabilità civile
• Emette ricevute SANITARIE IVA ESENTI
• È iscritto all’Ordine dei Biologi o all’Ordine dei Medici e indica i suoi dati
• Nel caso dei Dietisti è sufficiente l’indicazione del titolo di Dietista
• Vi fa firmare il consenso per la privacy
• Vi chiede un controllo medico preliminare e analisi del sangue
• Raccoglie referti sanitari e di diagnosi
L’elaborazione delle diete sono esenti da IVA così come recita l’Art. 1 del DM Sanità 17/05/2002 e quindi rientrati nelle esenzioni previste dall’Art. 10 del DPR n. 633 del 26/10/1972 e successive modificazioni.
Le ricevute emesse sono detraibili a fine anno in sede di dichiarazione dei redditi in quanto ricevute sanitarie. La documentazione necessaria per fruire della detrazione, è costituita dalla fattura del Nutrizionista.
Puoi prenotare la visita, seguirai le indicazioni che ti darò per presentarti alla prima visita ma è obbligatorio che tu venga in studio accompagnato da almeno un genitore che dovrà essere presente durante l’intero svolgimento della visita.
Sì. La consulenza alimentare serve a fornire tutta una serie di consigli su come migliorare la propria alimentazione ed a risolvere vari dubbi sul mondo della nutrizione, cercando di indagare su possibili errori commessi in modo cronico ed inconsapevole. La visita, invece, si differenzia perché, oltre a quello previsto per la consulenza semplice, prevede una completa anamnesi personale, la raccolta di dati antropometrici, bioimpedenziometrici, di adipometria, e la realizzazione di una dieta personalizzata. In definitiva, con la consulenza non si eseguono test né si rilascerà un piano alimentare.
Ti aiuterò nella scelta corretta degli alimenti per affrontare la giornata. Se ti è possibile mangiare in ufficio ti consiglierò inoltre cosa poter portare da casa, in modo pratico. Se non ti è possibile mangiare sul posto di lavoro, valuteremo insieme la migliore strategia nutrizionale che si adatti al meglio al tuo stile di vita, senza precludersi la possibilità di protocolli speciali ma già collaudati e dall’indiscutibile risultato.
No. Solo in pochi casi è consigliabile essere precisi e rigorosi sui grammi. Non ci crederai ma esistono persone che se non fossero costrette a pesare non seguirebbero mai la dieta. Ci sono poi casi in cui è importante la quantità. In ogni caso, indipendentemente da quale sia il tuo caso specifico, ti insegnerò metodi alternativi per non pesare pur mantenendoti in linea con le quantità assegnate.
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